Sabato 15 luglio alle ore 21.00
Teatro D’Annunzio di Pescara
Le anime gemelle musicali Danilo Perez, John Patitucci e Brian Blade da tempo suonano insieme come membri principali del Wayne Shorter Quartet. Abbracciando il messaggio del loro mentore e amico, questi tre virtuosi artisti celebrano la musica di Wayne e creano nuove composizioni con il trio Children of Light. La loro “conversazione a tre” è un’intensa improvvisazione collettiva, che spiega e costruisce la musica come un recital da camera, ritmico e ardente. Chiamati anche «i tre musicisti in grado di migliorare e alterare il corso di qualsiasi situazione musicale che possano incontrare», è stato anche detto che il soundcheck dei Children of Light «suona meglio della metà delle registrazioni che esistono lì fuori!».
Il loro album di debutto omonimo, pubblicato nel 2015, è stato acclamato dalla critica e accolto con recensioni a 5 stelle. NPR dice: «Wayne Shorter è l’accordo nascosto dei Children of Light, ma questo trio attira potenza da molte altre fonti e influenze. E con la sua musica ispirata, i Children of Light brillano abbastanza per durare quanto ogni altra band».
BIO
Children of the light non è semplicemente un “quartetto jazz che gioca con le corde” ma è un’entità di grandi dimensioni, in cui tutti i musicisti sono caratterizzati in modo esclusivo. “Across the Crystal Sea” è una collaborazione orchestrale tra il prolifico compositore-arrangiatore Claus Ogerman (Jobim, Krall, Brecker) e l’acclamato pianista panamense Danilo Perez. Con lussureggianti composizioni basate su temi di compositori classici come, tra gli altri, Sibelius, Rachmaninov e Massenet, Ogerman costruisce una tela da dipingere per l’avventuroso pianista Perez, il quale risponde svelando il suo lato più lirico, intrecciando dentro e fuori le sinergie tra le corde, i percussionisti e gli altri musicisti.
«Questo è stato un grande test per me – dice Perez, membro del quartetto Wayne Shorter da oltre un decennio – la mia esperienza con Wayne mi ha insegnato come andare in luoghi sconosciuti. Ma quando è venuto a lavorare Claus, è stata un’altra avventura poiché sono stato chiamato a toccare il lato più lirico del mio suonare. Claus è un maestro di colori. Come direttore musicale, mi ha fornito sia una storia che un paesaggio, e poi mi ha detto: Voglio che tu dipinga».
All About Jazz scrive: «Across the Crystal Sea è beatitudine pura, permette all’ascoltatore di fuggire in un mondo di sontuosa e immacolata musica».