L’intervista ad Angelo Valori, presidente dell’EMP

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Angelo Valori
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Sul Centro, il principale quotidiano abruzzese, Angelo Valori, musicista, compositore e docente del conservatorio di Pescara e da pochi mesi anche presidente dell’Ente Manifestazioni Pescaresi, ha raccontato a quali principi si è ispirato per stilare il programma della stagione estiva, parlando anche della Pescara degli anni ‘50 e ’60, delle nuove collaborazioni con college e università europee e americane, dei progetti “Suono nuovo” e “Pescara Jazz Messengers” e perfino del più celebre paroliere italiano, Mogol.

Presidente, da quali spunti è partito per stilare il programma?
Mi sono ispirato a quell’energia positiva che si respirava nella Pescara frenetica e in via di sviluppo degli anni ‘50 e ’60, quando dopo la guerra c’era una spinta propulsiva che portava a ricostruire e ricominciare da capo. Erano i tempi in cui si amavano le sfide, non si scappava ma si arrivava, animati dalla volontà di costruire qui una dimensione della propria vita, intravedendo un luogo in cui realizzare i propri sogni. Quegli anni in cui l’Emp ha iniziato la sua attività ed è stato fondato il teatro-monumento D’Annunzio. Nei 90 anni di storia di Pescara oltre i due terzi sono stati contrassegnati dal marchio dell’Ente.
C’è ancora questa energia?
Mi sembra ancora di percepirla. Ma se pure non ci fosse, noi abbiamo il dovere di ricrearla e riscoprirla per far tornare Pescara a crescere. La sua vocazione è di essere una città internazionale: con lo sguardo puntato al di fuori e non all’interno dei confini regionali, dove è vista come un’intrusa.

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