UN QUADRO DI KOSTABI PER IL PESCARA JAZZ
L’artista statunitense, a Pescara il 18 luglio, dedica un’opera al festival jazz

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L’artista statunitense, a Pescara il 18 luglio, dedica un’opera al festival jazz

UN QUADRO DI KOSTABI PER IL PESCARA JAZZ
L’artista statunitense, a Pescara il 18 luglio, dedica un’opera al festival jazz

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Un quartetto jazz in primo piano e, sullo sfondo, il Ponte del Mare immerso in una Pescara eclettica, colorata e culturalmente vivace, che nell’immaginario dell’artista Mark Kostabi “somiglia alla città americana di San Diego”.
A realizzare l’opera “A bridge too far” (olio su tela, 80 x 100), in occasione della sua prima esperienza sul palco del Pescara Jazz, è il pittore e compositore statunitense Kostabi.

Il 18 luglio l’artista si esibirà al festival internazionale del jazz con il collettivo EMX (Eclectic Music eXtravaganza), composto da musicisti di diverse nazionalità che si incontrano a Berlino, in Austria e in altri palchi in tutto il mondo per produrre un concerto di musica da camera che attraversa jazz, rock, musica elettronica e classica contemporanea, andando oltre i singoli generi musicali.

“Ho voluto realizzare un’opera dedicata al Pescara Jazz – spiega l’artista, Mark Kostabi – disegnando un gruppo di musicisti e il ponte del mare, divenuto in questi anni l’icona di Pescara, un po’ come la Statua della Libertà lo è per New York. Il ponte è sempre un simbolo positivo per una città, perché simboleggia l’unione che si contrappone alla chiusura, rappresentata invece da un muro. Io amo i ponti e la musica per me rappresenta un ponte che riesce a far stare insieme tanta gente”.

L’opera di Mark Kostabi “A bridge too far” sarà esposta a Pescara durante i giorni del festival internazionale del jazz, durante una personale dell’artista.

Kostabi è particolarmente legato al capoluogo adriatico, possiede infatti un pianoforte acquistato da Fabbrini sul quale, come racconta, si esercita almeno tre ore al giorno al mattino quando è a Roma. Durante il concerto del 18 luglio eseguirà, con il suo pianoforte, brani propri e dei suoi collaboratori, gli stessi che il collettivo EMX porterà in tournee in tutta Europa.

“Sono stato a Pescara tante volte – prosegue il pittore e compositore statunitense, famoso anche per eseguire dei live painting sul palco, durante i concerti – ho visitato mostre sull’arte contemporanea, ho assistito a concerti e spettacoli musicali e una volta mi sono persino esibito all’Arena del Mare con Tony Esposito su un palco montato sulla sabbia, durante un concerto di qualche anno fa al quale hanno partecipato 5.000 o 6.000 persone. È stato un trionfo. Amo Pescara, è una città magica, centro nevralgico della musica e della cultura contemporanea. Non vedo l’ora di esibirmi con il collettivo EMX, per me è un onore, come musicista e come pittore, perché Pescara è una città che è dentro la mia anima in tutti i sensi”.